Madonna di Pompei 8 Maggio
Madonna di Pompei : 8 Maggio
Il santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei, uno dei luoghi di culto mariani più importanti e celebri del mondo cattolico, è sostanzialmente il frutto dell’intuizione straordinaria di un uomo geniale, l’avvocato Bartolo Longo (Latiano, Brindisi, 1841-Pompei, 1926), che arriva a Pompei per lavoro e vi trova una situazione economica e sociale molto difficile, notando una diffusa povertà non solo materiale, ma anche spirituale.
Madonna di Pompei 8 Maggio
Egli rimase colpito dall’incontro con Pompei al punto tale da decidere di rimboccarsi le maniche, spinto dalla sua profonda fede cristiana e dalla sua particolare devozione alla Vergine Maria, per costruire tutto ciò che milioni di pellegrini ogni anno, da ogni parte del mondo, visitano e ammirano. Il santuario della Madonna di Pompei, monumento di speranza e di pace.
La storia vera e propria del santuario inizia l’8 Maggio 1876, con la posa della prima pietra, e nasce semplicemente dall’idea, maturata dal Beato Bartolo, di donare ai pompeiani un luogo dignitoso dove poter pregare.
Tuttavia, l’allora vescovo Monsignor Formisano chiede di più: la costruzione di una basilica.
Davanti a tale richiesta, Bartolo Longo non si scoraggia e inizia la costruzione di un piccolo santuario dedicato alla Madonna: è l’inizio di questa eccezionale avventura di carità e di fede, a cavallo tra ‘800 e ‘900.
Supplica alla Madonna di Pompei
recitata solennemente alle ore 12 dell’8 maggio e della prima Domenica d’ottobre
Segno della Croce Amen.
O Augusta Regina delle Vittorie,
o Sovrana del Cielo e della Terra,
al cui nome si rallegrano i cieli e tremano gli abissi,
o Regina gloriosa del Rosario,
noi devoti figli tuoi,
raccolti nel tuo Tempio di Pompei [in questo giorno solenne 1],
effondiamo gli affetti del nostro cuore
e con confidenza di figli
ti esprimiamo le nostre miserie.
Dal Trono di clemenza,
dove siedi Regina,
volgi, o Maria,
il tuo sguardo pietoso su di noi,
sulle nostre famiglie,
sull’Italia, sull’Europa, sul mondo.
Ti prenda compassione degli affanni e dei travagli
che amareggiano la nostra vita.
Vedi, o Madre, quanti pericoli nell’anima e nel corpo,
quante calamità ed afflizioni ci costringono.
O Madre, implora per noi misericordia dal tuo Figlio divino
e vinci con la clemenza il cuore dei peccatori.
Sono nostri fratelli e figli tuoi che costano sangue al dolce Gesù
e contristano il tuo sensibilissimo cuore.
Mostrati a tutti quale sei,
Regina di pace e di perdono.
Ave, o Maria…
È vero che noi, per primi, benché tuoi figli,
con i peccati torniamo a crocifiggere in cuor nostro Gesù
e trafiggiamo nuovamente il tuo cuore.
Lo confessiamo:
siamo meritevoli dei più aspri castighi,
ma Tu ricordati che, sul Golgota,
raccogliesti, col Sangue divino,
il testamento del Redentore moribondo,
che ti dichiarava Madre nostra,
Madre dei peccatori.
Tu dunque, come Madre nostra,
sei la nostra Avvocata, la nostra speranza.
E noi, gementi, stendiamo a te le mani supplichevoli,
gridando: Misericordia!
O Madre buona,
abbi pietà di noi, delle anime nostre,
delle nostre famiglie, dei nostri parenti,
dei nostri amici, dei nostri defunti,
soprattutto dei nostri nemici
e di tanti che si dicono cristiani,
eppur offendono il Cuore amabile del tuo Figliuolo.
Pietà oggi imploriamo per le Nazioni traviate,
per tutta l’Europa, per tutto il mondo,
perché pentito ritorni al tuo Cuore.
Misericordia per tutti, o Madre di Misericordia!
Ave, o Maria…
Degnati benevolmente, o Maria, di esaudirci!
Gesù ha riposto nelle tue mani
tutti i tesori delle Sue grazie e delle Sue misericordie.
Tu siedi, coronata Regina,
alla destra del tuo Figlio,
splendente di gloria immortale su tutti i Cori degli Angeli.
Tu distendi il tuo dominio
per quanto sono distesi i cieli,
e a te la terra e le creature tutte sono soggette.
Tu sei l’onnipotente per grazia,
Tu dunque puoi aiutarci.
Se tu non volessi aiutarci,
perché figli ingrati ed immeritevoli della tua protezione,
non sapremmo a chi rivolgerci.
Il tuo cuore di Madre non permetterà di vedere noi,
tuoi figli, perduti.
Il Bambino che vediamo sulle tue ginocchia
e la mistica Corona che miriamo nella tua mano,
ci ispirano fiducia che saremo esauditi.
E noi confidiamo pienamente in te,
ci abbandoniamo come deboli figli
tra le braccia della più tenera fra le madri,
e, oggi stesso, da te aspettiamo le sospirate grazie.
Ave, o Maria…
Chiediamo la benedizione a Maria
Un’ultima grazia noi ora ti chiediamo, o Regina,
che non puoi negarci [in questo giorno solennissimo 1].
Concedi a tutti noi l’amore tuo costante
e in modo speciale la materna benedizione.
Non ci staccheremo da te
finché non ci avrai benedetti.
Benedici, o Maria,
in questo momento il Sommo Pontefice.
Agli antichi splendori della tua Corona,
ai trionfi del tuo Rosario,
onde sei chiamata Regina delle Vittorie,
aggiungi ancor questo, o Madre:
concedi il trionfo alla Religione
e la pace alla umana Società.
Benedici i nostri Vescovi,
i Sacerdoti
e particolarmente tutti coloro che zelano
l’onore del tuo Santuario.
Benedici infine tutti gli associati al tuo Tempio di Pompei
e quanti coltivano e promuovono la devozione al Santo Rosario.
O Rosario benedetto di Maria,
Catena dolce che ci rannodi a Dio,
vincolo di amore che ci unisci agli Angeli,
torre di salvezza negli assalti dell’inferno,
porto sicuro nel comune naufragio,
noi non ti lasceremo mai più.
Tu ci sarai conforto nell’ora di agonia,
a te l’ultimo bacio della vita che si spegne.
E l’ultimo accento delle nostre labbra
sarà il nome tuo soave,
o Regina del Rosario di Pompei,
o Madre nostra cara,
o Rifugio dei peccatori,
o Sovrana consolatrice dei mesti.
Sii ovunque benedetta, oggi e sempre,
in terra e in cielo.
Amen.
Salve, Regina…