Fiducia in Dio Padre : preghiera
Fiducia in Dio Padre : La Fiducia in Dio Padre rappresenta naturalmente il cardine della vita cristiana.
Fiducia in Dio Padre
E’ un concetto, di conseguenza, antico quanto il cristianesimo stesso e le sue origini si individuano infatti nei Vangeli, soprattutto nelle parabole, le quali rappresentano, nel quadro delle Sacre Scritture, un mezzo molto importante per veicolare questo messaggio.
Le parabole sono dei racconti riguardanti messaggi importanti che Gesù vuole trasmettere agli uomini, caratterizzate da un discorso calato nella vita pratica per facilitare la comprensione: esse spiegano una verità di fede non con un ragionamento teologico, ma mediante un linguaggio semplice quale può essere quello di una piacevole e avvincente narrazione.
Si possono riportare a tal proposito due parabole sulla Divina Provvidenza, l’una tratta dal Vangelo di Luca e l’altra da quello di Matteo.
La prima è la seguente: “In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: “Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità”. Ma egli rispose: “O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?”.
E disse loro: “Guardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia, perché anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende dai suoi beni”.
Disse poi una parabola: “La campagna di un uomo ricco aveva dato un buon raccolto. Egli ragionava tra sé: Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti?
E disse: Farò così: demolirò i miei magazzini e ne costruirò di più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni.
Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e datti alla gioia.
Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita.
E quello che hai preparato di chi sarà?
Così è di chi accumula tesori per sé, e non si arricchisce davanti a Dio”.
Dal Vangelo di Matteo: “
Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro?
E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita?
E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano.
Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro.
Ora se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede?
Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?
Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno.
Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.”
Sono delle parabole attualissime, nel mondo moderno dominato dalla tecnologia e dal calcolo: capacità senz’altro utilissime e apprezzabili, ma che rischiano di soffocare l’Amore e la Fiducia.
Il Signore, in queste due parabole vuole esprimere un messaggio molto profondo: se, come si dice in Matteo, Egli ha creato gli uccelli del cielo, ha vestito i gigli del campo, come può dimenticarsi dell’uomo? In altri termini, Dio è Padre nel senso proprio del termine e, come un padre terreno provvede ai propri figli sforzandosi di non far mancare loro nulla, così Egli è sempre con le sue creature e se ne prende cura.
PREGHIERA DI ABBANDONO
(Charles de Foucauld)
Padre, mi affido alle tue mani,
disponi di me secondo la tua volontà, qualunque essa sia.
Io ti ringrazio. Sono disposto a tutto.
Accetto tutto, purché la tua volontà si compia in me
e in tutte le tue creature. Non desidero nient’altro, Padre.
Ti affido la mia anima, te la dono con tutto l’amore di cui sono capace,
perché ti amo e sento il bisogno di donarmi a te di rimettermi fra le tue mani,
senza limiti, senza misura, con una fiducia infinita
perché tu sei mio Padre
ATTO DI CONFIDENZA IN DIO
(San Claudio De La Colombière)
Mio Signore e Dio, io sono così convinto che Tu hai cura di tutti quelli che sperano in Te e che niente può mancare a coloro che aspettano tutto da te, che ho deciso, per l’avvenire, di vivere senza alcuna preoccupazione e di riversare su di Te ogni mia inquietudine.
Gli uomini possono spogliarmi di tutti i beni e del mio stesso onore; le malattie possono privarmi delle forze e dei mezzi per servirti; col peccato posso smarrire perfino la tua grazia, ma non perderò mai e poi mai la mia fiducia in Te. La conserverò fino all’estremo della mia vita e il demonio, con tutti i suoi sforzi, non riuscirà mai a strapparmela.
Altri aspettino pure la loro felicità dalle ricchezze e dal loro ingegno; facciano anche affidamento sull’innocenza della loro vita, sui rigori delle loro penitenze, sulla quantità delle loro opere buone e sul fervore delle loro preghiere; per me tutta la mia confidenza è la mia stessa confidenza; confidenza che non ha mai ingannato nessuno.
Ecco perché ho l’assoluta certezza di essere eternamente felice, perché ho l’incrollabile fiducia di esserlo e perché lo spero unicamente da Te.
Per mia triste esperienza devo purtroppo riconoscere di essere debole ed incostante; so quanto le tentazioni possono contro le virtù più affermate; eppure nulla, finché conserverò questa ferma fiducia in Te, potrà spaventarmi; starò al riparo da ogni disgrazia e sarò certo di continuare a sperare, perché spero questa stessa immutabile speranza.Infine, mio Dio, sono intimamente persuaso che non sarà mai troppa la fiducia che ho in Te e che, ciò che otterrò da Te, sarà sempre al di sopra di ciò che avrò sperato.
Spero anche, Signore che Tu mi sorreggerai nelle facili debolezze; mi sosterrai negli assalti più violenti; farai trionfare la mia fiacchezza sopra i miei temuti nemici. Ho tanta fiducia che Tu mi amerai sempre e che anche io, a mia volta, ti amerò per sempre. E per portare al più alto grado questa mia fiducia, o mio Creatore, io spero Te da Te stesso, per il tempo e per l’eternità.