Madonna del Carmine

La Madonna del Carmine conosciuta anche con il nome di Nostra Signora del Monte Carmelo è uno dei titoli con il quale viene invocata la madre di Gesù, Maria, in ambito cattolico.

Il titolo di Signora del Monte Carmelo serve a ricordare l’eredità spirituale del profeta Elia. A imitazione di Elia, nel XII secolo, ci furono diversi eremiti che scelsero di ritirarsi sul Monte Carmelo con l’intento di dedicarsi al culto divino ed essere patrocinati dalla Beata Vergine Maria e madre di Gesù Cristo.

Da questa comunità eremitica nacque poi l’ordine dei carmelitani, che promosse da sempre il culto della Vergine Maria con il titolo di Signora del Monte Carmelo, o di Madonna del Carmine.

La Regina del Monte Carmelo dunque, sin da quando sono nati i carmelitani è stata la patrona di coloro che s’impegnano a vivere appieno la spiritualità del Carmelo. Questa è la protettrice di tutti coloro che indossano lo scapolare ed è un sostegno speciale anche per le anime che si trovano nel purgatorio.

Madonna del Carmine: appellativi, iconografia e festeggiamenti

Gli appellativi che sono rivolti alla Madonna del Carmelo sono diversi. Durante il corso dei secoli è stata chiamata con l nome di: Stella del Mare, Gloria del Libano, Fiore del Carmelo, Vanto e Decoro del Carmelo, Madre illibata, Pioggia ristoratrice della siccità, Signora del suffragio, Splendore del Cielo.

In ambito iconografico la Vergine è stata rappresentata sempre con il Bambino Gesù tra le sue braccia. L’abito e lo scapolare sono di colore scuro mentre il mantello è di colore bianco. All’immagine di Maria e della Madonna del Carmine vengono associate le anime purganti e i santi dell’ordine dei Carmelitani.

La memoria liturgica e i festeggiamenti in memoria e onore della Madonna del Carmine è stata fissata il 16 luglio.

La storia della Signora del Monte Carmelo e il legame con i Carmelitani

La devozione da parte della Signora del Monte Carmelo è legata in modo inscindibile alla storia, ai valori spirituali dell’Ordine dei frati Carmelitani. Alla diffusione del Santo Scapolare e alla preghiera delle anime sante che si trovano in purgatorio.

Durante i secoli del medioevo si stabilirono sul Carmelo le prime comunità monastiche del cristianesimo, che incominciarono a seguire una vita di contemplazione. Nel corso del XI secolo, i crociati hanno trovato in questo luogo i religiosi che con il rito maronita, si definivano i discepoli del profeta Elia, seguendo la regola di San Basilio.

Agli inizi del ‘200 questi iniziarono dunque ad imitare il santo uomo Elia, presso la fonte di Elia che porta il nome. Vennero identificati successivamente con il nome di Frati della Beata Vergine Maria del Carmelo, che oggi sono conosciuti con il nome di Carmelitani.

Ed è in questo modo che il Carmelo ha acquisito in modo definitivo le sue peculiarità: ossia riferimento al profeta Elia e il legame con Maria Vergine.