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Come si recita il Rosario

come si recita il rosario

Come si recita il Rosario : Il Rosario, nella sua versione tradizionale, risulta costituito da 3 parti, che corrispondono alle diverse fasi della preghiera: 1) preghiere iniziali; 2) 5 “decine”, cioè il corpo del Rosario; 3) preghiere conclusive.

Le decine del Rosario

Le “decine” sono i 5 gruppi di preghiere di cui si compone il corpo della Corona del Rosario e comprendono ciascuna di esse l’enunciazione di 1 Mistero, 1 Padre Nostro, 10 Ave Maria, 1 Gloria al Padre, 1 preghiera di Fatima. I “misteri” consistono nella meditazione di alcuni particolari momenti della vita di Gesù e di Maria, e tale meditazione diventa anche l’occasione per far rispecchiare la nostra vita nella loro.

  • Preghiere iniziali. Innanzitutto si accompagna il segno della croce con l’invocazione “O Dio vieni a salvarmi, Signore vieni presto in mio aiuto”. Quindi si enuncia un Gloria al Padre, preceduto facoltativamente da 1 Credo, 1 Padre Nostro e 3 Ave Maria.
  • Le “decine”. Per ogni “decina” si pronuncia il primo Mistero che caratterizza il giorno della settimana, meditando su di esso; quindi si enunciano 1 Padre Nostro (sul primo grano grosso all’incrocio della Corona), 10 Ave Maria (sui 10 grani piccoli che seguono), 1 Gloria al Padre, 1 Preghiera di Fatima. Dunque dopo aver enunciato il primo Mistero del giorno, si prosegue con il secondo Mistero e con la seconda “decina” di preghiere nel modo sopra illustrato, e così via fino al quinto e ultimo Mistero. Dopo le 5 decine, si recita 1 Salve Regina.
  • Preghiere conclusive. Si recitano Padre Nostro, Ave Maria e Gloria al Padre, per poi farsi il segno della Croce.
come si recita il rosario

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I misteri del Rosario

I Misteri che costituiscono il Rosario sono 20, distribuiti in 4 gruppi da 5.

 

I Misteri Gaudiosi si meditano il Lunedì e il Sabato:
1. L’Annunciazione dell’Angelo a Maria
2. La visita di Maria Vergine a S. Elisabetta
3. La Nascita di Gesù
4. La presentazione di Gesù al Tempio
5. Il ritrovamento di Gesù nel Tempio

I Misteri Luminosi si meditano il Giovedì:
1. Il Battesimo di Gesù al fiume Giordano
2. Le nozze di Cana
3. L’annuncio del Regno di Dio e l’invito alla conversione
4. La trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor
5. L’istituzione dell’Eucaristia nell’Ultima Cena

I Misteri Dolorosi si meditano il Martedì e il Venerdì:
1. L’agonia di Gesù nell’orto degli ulivi
2. La flagellazione di Gesù
3. La corona di spine
4. La salita di Gesù al Calvario con la Croce
5. La crocifissione e morte di Gesù

I Misteri Gloriosi si meditano il Mercoledì e la Domenica:
1. La Resurrezione di Gesù
2. L’Ascensione di Gesù al cielo
3. La discesa dello Spirito Santo su Maria e gli Apostoli
4. L’Assunzione di Maria al cielo
5. L’incoronazione di Maria Regina degli Angeli e dei Santi.

 

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La Croce di San Benedetto

croce san benedetto

La Croce di San Benedetto : La medaglia (o croce) di San Benedetto è un sacramentale riconosciuto dalla Chiesa Cattolica.

Si tratta di una medaglia a due facce, tenuta in momenti particolarmente difficili della vita, soprattutto contro le tentazioni demoniache.

La Croce di San Benedetto

E’ un segno sacro che va innanzitutto collocato nel contesto della spiritualità cristiana: non è un amuleto, né un talismano.

San Benedetto da Norcia (480 ca.-547), fondatore dell’ordine benedettino, parte da una visione schiettamente cristiana della vita: tutta la sua esperienza e personalità sono segnate dalla presenza di Cristo.

La medaglia ha una storia molto antica.

I primi accenni si possono rintracciare nel 1647, quando in Baviera, durante un processo di stregoneria, le accusate riferiscono di un monastero benedettino di Metten (attualmente esistente), sul quale non avevano potuto operare alcun maleficio, perché vi era custodita una croce attorniata da alcuni simboli che rendeva vani loro sortilegi.

All’interno della biblioteca della medesima abbazia, in effetti, viene trovato un codice con la medesima croce e la spiegazione delle iscrizioni presenti.

Nel 1742 papa Benedetto XIV, con un breve, riconosce ufficialmente il valore e l’importanza della medaglia.

E’ significativo che la medaglia porti in primo piano la croce, il signum per ecellenza, quella stessa croce alla quale San Benedetto ha dedicato la sua vita.

Si prende come riferimento la medaglia giubilare, cioè quella coniata a Montecassino nel 1880 (foto 1), mentre quella cui fa riferimento il breve di Benedetto XIV è indicata nella foto 2.

croce san benedetto

croce san benedetto

croce san benedetto 2

Sul fronte si riconosce San Benedetto, sotto il quale c’è l’iscrizione “monastero di Montecassino, 1880”, ossia l’anniversario della nascita di San Benedetto, in occasione del quale a Montecassino venne prodotta questa medaglia, che è oggi quella più diffusa.

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L’iscrizione latina che si legge partendo da sinistra (Eius in obitu nostro presentia muniamur) significa “La sua presenza ci soccorra nel momento della nostra morte”, mentre più all’interno“Crux Patri Benedicti” (La croce di San Benedetto) si riferisce appunto alla figura del Santo che mostra la croce.

Ai suoi piedi è rappresentata da un lato la coppa avvelenata, con la quale i suoi confratelli tentarono di avvelenarlo, che viene infranta proprio dal segno della croce, dall’altro il pane anch’esso avvelenato portato via da un corvo.

Il retro è caratterizzato invece da una serie di lettere che possono essere così schematizzate:

 

CSPB
Crux Sancti Patris Benedicti
Croce del santo padre Benedetto

CSSML
Crux Sancta Sit Mihi Lux
La Croce santa sia la mia luce.

NDSMD
Non Draco Sit Mihi Dux
Non sia il demonio il mio condottiero

SMQL
Sunt Mala Quae Libas
Sono cattive le tue bevande

IVB
Ipsa Venena Bibas
Bevi tu stesso i tuoi veleni

VRS
Vade Retro Satana
Allontanati Satana

NSMV
Numquam Suade Mihi Vana
Non mi attirare alle vanità

Preghiera croce San Benedetto

Croce santa, sii la mia luce e non sia mai il demonio il mio capo.
Vade retro satana; non mi persuaderai mai di cose vane; sono cattive le bevande che mi offri, bevi tu stesso il tuo veleno.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

 

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