Venerdì Santo si ricorda la Passione e Crocifissione

Venerdì Santo : Il Venerdì santo è uno dei giorni più significativi per l’intera comunità cristiana, perché in esso si ricorda la Passione e Crocifissione di Gesù Cristo.

Venerdì Santo

La data varia di anno in anno, in quanto si tratta del venerdì che precede la Pasqua Cristiana. I fedeli celebrano la ricorrenza attenendosi a particolari regole, come il divieto di consumare carne per i maggiori di 14 anni (mentre sono consentiti uova e latticini), mentre per chi ha un età compresa fra 18 e 60 anni è previsto il digiuno ecclesiastico (un solo pasto nel corso della giornata, pranzo o cena).

Attraverso il digiuno i fedeli si pentono dei peccati dell’umanità, quegli stessi peccati che Gesù ha espiato nella Passione, e preparano il ritorno di Cristo e la sconfitta della morte, che si invera poi nella celebrazione della Resurrezione nella domenica di Pasqua.

Dettami come l’astinenza e il digiuno affondano le loro radici nelle origini stesse del cristianesimo, perché si tratta di pratiche che riflettono l’esigenza, fortemente avvertita dal cristiano, di convertirsi al regno di Dio.

Poiché inoltre il Venerdì santo conosce anche il divieto di celebrare l’Eucaristia, nella liturgia pomeridiana si utilizza l’eucaristia consacrata il giorno prima, nella messa vespertina di Giovedì santo (Cena Domini): questa usanza è comune già al rito bizantino e si sviluppa probabilmente nel VI-VII secolo d.C.

 

PREGHIERA PER IL VENERDI’ SANTO

 Dio Redentore, eccoci alle porte della fede,

eccoci alle porte della morte,

eccoci di fronte all’albero della croce.
Solo Maria resta in piedi
nell’ora voluta dal Padre, nell’ora della fede.

Tutto è compiuto,ma, allo sguardo umano,

a sconfitta sembra completa.
Sul ruvido legno della croce, tu fondi la chiesa:

affidi Giovanni come figlio
a tua madre, e tua madre, da questo momento
entra nella casa di Giovanni.
Tutto è compiuto. Tu hai dato la vita,
apri il nostro cuore a questo dono totale.

Sul legno hai elevato tutto a te.
O Signore,

disceso dalla croce raggiungi l’uomo in lacrime,

per dirgli che l’hai amato fino in fondo.

 

(Romano Guardini)

 

 DAVANTI ALLA CROCE

(Giovanni Paolo II)

 

Noi ti adoriamo, Cristo Gesù.
Ci mettiamo in ginocchio
e non troviamo parole sufficienti
per esprimere quel che proviamo
davanti alla tua morte in croce.
Noi desideriamo, o Cristo,
gridare oggi verso la tua misericordia
più grande di ogni forza e potenza
alla quale possa appoggiarsi l’uomo.
La potenza del tuo amore
si dimostri ancora una volta più grande
del male che ci minaccia.
Si dimostri più grande dei molteplici peccati
che si arrogano in forma sempre più assoluta
la cittadinanza nella vita degli uomini.

 

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